Il basket è uno degli sport più amati del mondo, quello dove il palleggio è una costante fondamentale sotto ogni punto di vista. Ma non è sempre stato così.
Tra le cose che in molti ignorano è che in passato era vietato palleggiare nel basket, una scelta che ha creato anche grandi perplessità.
All’inizio della sua storia nel basket era vietato palleggiare, una cosa che era considerata fuori dal regolamento. Ai player non era permesso avanzare con la palla in mano, ma dovevano obbligatoriamente passarla per arrivare a centrare il canestro. Una sorta di mix con il rugby che subito ci si è resi conto non potesse avere futuro.
Ed è così che la prima squadra accreditata che palleggiò fu in una partita a Yale nel 1897 anche se il regolamento fu modificato sostanzialmente solo quattro anni dopo. Questo portò a permettere di palleggiare a chi entrava in possesso della palla però solo per una volta.
Oggi il palleggio è la cosa che si fa di più nel basket e anzi è vietato, pena infrazione e cambio palla, camminare senza farlo. Siamo di fronte praticamente a un altro sport che però è figlio di quella invenzione che ormai è legata a diversi anni fa e che continua a perdurare nel tempo.
Basket, altre cose che non sai
Non è solo questa una delle curiosità più clamorose del basket, perché ne esistono anche diverse altre che non sapete e che invece fanno parte e sono nucleo di uno sport tanto amato in tutto il mondo. Per esempio sapete che la prima palla utilizzata per giocare una partita da basket era simile a quella da calcio. Il maggior peso e la diversa formazione avvennero dopo rendendo lo sport più completo e complesso.
Uno dei nomi più importanti della storia del basket è sicuramente quello di Michael Jordan, ma sapete che ce n’è un altro senza il quale questo non sarebbe esistito? Infatti parliamo di James Naismith a cui fu chiesto dalla YMCA di Springfield di inventare uno sport che si potesse svolgere al chiuso durante l’inverno. Una scelta che permise di cambiare passo al mondo con un nuovo sport, il basket.
E oggi ce lo godiamo grazie alla presenza di numerosi strumenti e anche a un’attività che continua giorno dopo giorno a regalarci emozioni. Anche se in Italia ancora si è un po’ indietro rispetto a tanti altri paesi in una crescita costante che però sta assottigliando le differenze.
